Angelina Jolie anticipa il cancro

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Angelina Jolie anticipa il cancro

Una scelta estrema quella di farsi asportare seni e ovaie prima che il cancro li attacchi. La scienza medica ci mette a disposizione i mezzi per evitare che l’eredità genetica dei nostri genitori e dei nostri parenti ci condanni alla malattia. Angelina Jolie oggi è pioniera, domani probabilmente il suo comportamento diventerà la norma.

Angelina Jolie anticipa il cancro, lo previene, lo persegue senza mollezza né fatalismo. Ha chiesto ai medici occidentali ed orientali più bravi del pianeta come si fa a tenere a bada il gene BRCA1, che lei ha scoperto di avere mutante, come probabilmente erano mutanti quelli della madre, della nonna e della zia morte precocemente di cancro. Medici e naturopati tutti d’accordo hanno consigliato l’asportazione preventiva di seni, ovaie e tube di Falloppio. La soluzione esiste, la salvezza esiste. E così la diva due anni fa si è sottoposta ad una mastectomia bilaterale, ricomparendo in pubblico dopo qualche mese con un bellissimo e florido decolleté nuovo di zecca. Adesso si è fatta asportare le ovaie e le tube perché esisteva un 50% di probabilità di contrarre un tumore. Scienziati e dottori coi loro strumenti sofisticati, come delatori e spie hanno esternato sospetti e moniti e l’hanno convinta a una menopausa molto precoce: a 39 anni la Jolie per ovviare a tutte le conseguenze che ogni climaterio porta con sé, farà le cure ormonali sostitutive e si sentirà benissimo, come prima.

Di donne che hanno subìto gli stessi interventi chirurgici a causa del cancro ne conosco più di un paio: a distanza di anni stanno bene, sono belle fuori e dentro. Il fatto è che loro non avevano decisioni da prendere: se ci si trova di fronte a una diagnosi di cancro si corre in sala operatoria e punto. La Jolie invece sta facendo una prevenzione spinta, molto spinta. Il professor Veronesi dichiara che la sua è una scelta sacrosanta. Dice anche che poiché la Jolie non fuma non corre il rischio di ritrovarsi poi con un cancro da qualche altra parte. Col gene mutante BRCA1 non si scherza, o cerchi di bloccarlo prima che si dia da fare o ti blocca lui. Così è. Potremmo tutte seguire l’esempio dell’attrice, diventare le poliziotte implacabili del nostro corpo, esigere la mappatura del nostro dna, scoprire quali e quanti brutti scherzi le nostre cellule ci faranno domani, tra 4 anni, tra 15 anni o quando saremo vecchie. Porre rimedio dunque si può, e non con dei semplici controlli annuali o semestrali, non basta mica, bisogna osare di più col rischio di impazzire dietro alla ricerca della perfezione, col rischio di vivere un’intera vita senza vizi (che tristezza), col rischio di perdere pezzi del nostro corpo pur di arrivare in salute al gran finale, come cantava Lucio Dalla.

Tra qualche anno milioni di persone faranno come la Jolie? Ciò che adesso appare episodico e paradossale, una cosa da ricchissimi, diverrà norma? Può darsi, anzi azzarderei un deciso “si”. Nella possibilità di tenere sotto controllo tutto ciò che agisce e cambia a nostra insaputa dentro di noi, sotto la pelle e i muscoli, nel sangue, c’è il fondamento di una filosofia della vita basata sul trasformismo ininterrotto, c’è la lotta strenua dell’uomo contemporaneo che vuole sconfiggere e allontanare la sua vera imprendibile nemica, che è la morte. Prevenire è meglio che curare, d’accordo, eppure la splendida Jolie sembra essere vittima di una sindrome, l’ipocondria, malgrado le sue non siano fissazioni immaginarie. Dice “conoscenza è potere”. Come darle torto? Ma il potere totale sul corpo non può averlo nessuno, non ce lo può dare la scienza e non ce lo può dare la chirurgia. L’asservimento alla scienza medica, la sottomissione ai suoi progressi strabilianti viene dal rifiuto caparbio di arrendersi alla natura, all’eredità genetica dei nostri avi. Sbarazzarsi di un brutto naso oppure di un organo interno prima che s’ammali sono la nostra vittoria sulla natura matrigna. Chi sopporterebbe di trovarsi di fronte a un tumore conclamato senza aver fatto tutto il possibile prima? Nessuno. Purtroppo non c’è solo il cancro, ma per fortuna oggi puoi sapere sin dalla nascita se in futuro avrai il diabete, se avrai un ictus, se avrai un infarto, se ti ammalerai di SLA, se avrai l’alzheimer e così via. Una volta per le predizioni si leggeva la mano: vuoi mettere?

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