De Magistris incastrato per eccesso di zelo

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De Magistris incastrato per eccesso di zelo. L’eccesso di zelo è il nome che spesso diamo in Italia al tentativo di andare a fondo nelle faccende poco pulite, di indagare a tutto spiano senza fare distinzioni tra cittadini comuni e nomi eccellenti. Del resto noi italiani parliamo di “veleno” quando si tirano fuori misteri mai risolti oppure episodi di corruzione o collusione con le mafie per cercare di far luce. Chi vuole ristabilire giustizia e verità è passibile di ogni malevolo giudizio, non è mai persona da guardare con rispetto, come minimo si tratta di gente fanatica e assatanata di dietrologie.

Detto questo e senza entrare nel merito delle motivazioni della condanna – che potrebbero essere cavillose oppure basate su reali manchevolezze –  De Magistris è il personaggio giusto dal quale far partire una campagna intimidatoria nei confronti della magistratura. Perché quella campagna ci sarà, ne vedremo delle belle: i nostri governanti non hanno alcuna intenzione di farsi fermare e ostacolare ancora dai magistrati e la questione della responsabilità civile non è altro che un mezzo per sottometterli, visto che se sbagliano pagano già. De Magistris è la persona giusta, dicevo. E’ antipatico ai più, è molto presuntuoso, è vanitoso, è uno di quei magistrati che hanno lasciato la toga per la politica e questo non piace, è privo quasi del tutto di appoggi e di sostegni significativi, è un pessimo sindaco ed è ancora giovane. Metterlo alle corde è un gioco da ragazzi.

Lui – una “capa tosta” come ce ne sono poche – non intende mollare, vuol rimanere al suo posto. In molti stanno cercando di convincerlo che non c’è altra strada da percorrere se non quella di dare le dimissioni: anche Marco Travaglio, che è uno che ha sempre simpatizzato per De Magistris, stamattina dalle pagine de Il Fatto Quotidiano invita il sindaco a dimettersi. Convinto della sua innocenza gli rammenta che altri prima di lui hanno abbandonato la carica per essere stati condannati. D’altra parte De Magistris si è sempre presentato come un inflessibile, uno di quelli per cui le sentenze si rispettano senza se e senza ma ancor prima di stabilire se siano giuste o meno. Nessuno può indovinare come si regolerà De Magistris, ma il sospetto che non capitolerà è forte. Ha fatto del suo mandato di sindaco della terza città d’Italia un unico e fantasioso spot pubblicitario per rifulgere – lui, non Napoli – e per avviarsi verso una bella carriera politica. Ha sbagliato tutto per puntare soltanto sugli effetti speciali, vuoi che lasci proprio a pochi chilometri dal traguardo? Difficile.

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Un commento su “De Magistris incastrato per eccesso di zelo

  1. E se avesse fatto lo stesso quando era magistrato? Da sindaco lo ha fatto. Se avesse flesso il suo ruolo e i suoi compiti da
    magistrato come se si trattasse di un proprio personale
    trampolino. L’eterogenesi dei fini nuoce gravemente al ruolo del magistrato e, di conseguenza, compromette seriamente l’effettivo perseguimento di verità e giustizia.

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