Di Salvini, dell’amore e dell’imparzialità in tivù

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Di Salvini, dell’amore e dell’imparzialità in tivù

 

Affrontando con decisione e rigore il caso di Elisa Isoardi che in televisione ha troppo esplicitamente parteggiato per Salvini criticando Tosi, il PD si rivela poco imparziale e offre spunti per una caricatura della politica, sempre avvezza ad appellarsi alle regole quando si tratta degli avversari.

Di Salvini, dell’amore e dell’imparzialità in tivù. Sembrerebbe aver a che fare soltanto col gossip la storia d’amore tra Salvini e Elisa Isoardi da Cuneo, ma non è così. Si è mostrata interessata perfino la Gruber, che a “8e1/2” con occhi brillarelli ha domandato furbetta a Salvini se fosse davvero fidanzato con la bella Isoardi. Vedere Lilli Gruber appassionata all’argomento come se la D’Urso l’avesse improvvisamente posseduta nel bel mezzo della diretta è stato uno spasso. Naturalmente Salvini non ha gradito la domanda e ha risposto che quelli erano fatti suoi. Mica è ingenuo come la sua amata, che ha raccontato a destra e a manca di avere una liaison proprio col secondo Matteo più famoso d’Italia.

Come era prevedibile, la domanda della Gruber aveva il suo perché: qualcuno si è accorto che c’è puzza di conflitto di interessi per la conduttrice di “A conti fatti”. Tanta solerzia arriva dal PD, a cui ha fatto eco Ncd. In particolare i dem Ernesto Magorno e Laura Cantini hanno sollecitato un’interrogazione parlamentare e hanno chiesto alla commissione di vigilanza Rai di prendere provvedimenti in seguito alla troppo veemente e partigiana reazione della signora Isoardi durante la trasmissione alle affermazioni del dottor Roberto Bolis, capo ufficio stampa del comune di Verona. Bolis difendeva Tosi riguardo a una piccola tassa (15 euro) introdotta a carico dei coltivatori pensionati di orti botanici. Isoardi evidentemente, accecata dall’amore, non poteva fare a meno di sminuire Tosi, si è battuta contro quei 15 euro d’ingiustizia sociale e poiché tutto è accaduto in piena campagna elettorale la cosa al PD è parsa di inconcepibile gravità.

Ma come sono strani questi parlamentari e senatori del PD: hanno l’inconfutabile abilità genetica di non accorgersi mai dei conflitti d’interesse seri e gravi quando potrebbero insidiare la sicurezza dell’ordine costituito e del governo o quando risultano comodi, sanno svicolare con maestrìa di fronte a tutte le incrostazioni, alle concussioni, agli zarismi, agli indagati e agli imbonitori, e poi s’ingolfano nell’ipocrisia del rispetto delle regole all’improvviso, e se la prendono con la Isoardi, poco scaltra e poco di mondo, talmente inesperta da farsi scoprire subito. Dovrebbe far tesoro dell’esperienza dei più anziani, la giovane signora, e guardare tanta Gruber, e tanto Vespa, e anche Giletti, e forse crescerebbe professionalmente. Un gioco da ragazzi per il PD trasformarla in un’oppositrice, una ribelle, una intrigante, così intraprendente da azzardare di portare acqua al mulino del suo bello, e oltretutto in Rai, dove niente del genere ai telespettatori è mai accaduto di subire. I castigatori del PD sono fiduciosi che nelle case della gente funzionino solo le loro magìe, e sono convinti che nessuno le noti mai.

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