Il drago e la formica

Share

iron dome

Il drago e la formica possono farsi la guerra? Ciò che sta accadendo per l’ennesima volta tra Israele e Palestina viene definito “conflitto” , ma non è un conflitto e lo sappiamo tutti. Quelli che Hamas lancia verso Israele non sono affatto missili, eppure tutti i media del globo usano proprio la parola “missili” , mentendo. Si tratta di razzi, la maggior parte dei quali sono autofabbricati proprio dall’organizzazione di Hamas, si chiamano Quassam e sono talmente rudimentali che proprio Israele li ha definiti come qualcosa a metà tra un proiettile d’artiglieria e un fuoco d’artificio.Fatto sta che tutti i razzi in possesso dei palestinesi sono a corto raggio, fatta eccezione per i Khailbar-1, che hanno una gittata di 160 km. Tutti questi razzi vengono intercettati sempre prontamente dall’Iron Drome israeliano. L’Iron Drome è un sistema sofisticato, potentissimo e molto costoso per la difesa da ogni lancio di missili. Per ogni razzo di Hamas che parte Iron Drome spara un missile, il costo di ognuno di questi missili è di 50mila dollari.

Un esempio della bassa pericolosità del sistema di offesa di Hamas si può fare coi numeri: dal 2000 al 2009 Hamas ha lanciato contro Israele 8500 razzi e ha ucciso 10 israeliani. In nove anni 10 morti. Ora, il numero esiguo di morti non giustifica assolutamente la violenza, né toglie valore e senso allo stato di “paura” in cui versano i cittadini israeliani. Chi può asserire che non abbiano paura? Quello che però i numeri ci dicono è che la sproporzione tra la paura sofferta da un israeliano e quella di un palestinese è insopportabile, e che anche i mezzi di offesa/difesa israeliani sono abnormi paragonati alla minaccia palestinese.

Non può esservi un popolo al mondo a cui si debba accordare il diritto di scongiurarla, quella paura, anche contravvenendo alle regole del diritto internazionale, accettando in silenzio che questo popolo violi il trattato di non proliferazione nucleare e tollerando che rifiuti la Convenzione sull’uso di armi chimiche dopo averla firmata. Israele ha fatto uso di armi chimiche in passato, considera legale l’uso di agenti chimici e biologici non letali e ha violato il veto internazionale adoperando a Gaza il fosforo bianco nei centri abitati, così come le bombe DIME.

C’è un altro popolo invece a cui non si accorda nessun diritto, neppure quello del dolore, visto che in questi giorni perfino le immagini e i video dei bambini morti sventrati vengono additati da Israele come “furbi” tentativi di commuovere il mondo. I palestinesi non  hanno diritti, se non due, inalienabili: quello di continuare a respirare e quello di continuare a far nascere figli. Il Dipartimento di statistica israeliano tiene sempre il conto esatto della crescita, e alla fine del 2013 ha constatato che i Palestinesi nel mondo (non solo in terra di Palestina) avessero superato di un bel pò di unità gli istraeliani, che sono circa 7 milioni e 800mila. Ogni due anni la popolazione palestinese viene falcidiata e cacciata dalla sua terra, così non c’è mai pericolo che aumenti troppo.

Share
Precedente La pena di morte lenta Successivo Filopalestinesi e antisemiti