Gomorra-la serie, troppo verismo storpia

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Gomorra-la serie, troppo verismo storpia, ma storpia sul serio. La notizia risale al settembre 2013: Cattleya ha stipulato un contratto con la famiglia del boss Gallo per l’affitto della loro villa nel parco Penniniello di Torre annunziata.Quella villa tanto lussuosa quanto volgare e cafona è stata l’abitazione dei Savastano durante tutta la serie. La somma pattuita nel contratto era di 30mila euro per sei mesi. Fatto sta che nell’aprile 2013 il boss con cui s’era fatto l’accordo finisce in carcere, l’amministrazione giudiziaria sequestra la villa ma autorizza le riprese convogliando il pagamento dei 30mila euro su un conto dedicato. Pare che i genitori di Gallo abbiano preteso di essere pagati comunque. Cattleya nega. Intanto in questo momento tre rappresentanti Cattleya sono indagati. Se è vero che il servizio di catering per il cast durante i mesi di lavorazione sia stato affidato alla sorella di Gallo significa che era per tenersi buoni i camorristi, altrimenti neanche questa decisione di dare lavoro a una Gallo è giustificabile.

E’ stupefacente e un pò raccapricciante che il desiderio di aderenza alla realtà abbia spinto la produzione a scegliere la villa di un camorrista come set e un membro della famiglia Gallo per sfamare la troupe. E’ talmente inconcepibile che sembra un film nel film. Roberto Saviano, in una delle tante interviste in cui ha parlato della fiction come di un mezzo formativo, ha detto che “la materia su cui intervenire è la realtà”. Accidenti, è il caso di domandarsi in che modo la realtà di Torre Annunziata abbia recepito l’idea di Cattleya di contattare una famiglia potentissima dotata di falangi armate e di mezzi di offesa raffinatissimi. Che cosa hanno imparato i cittadini? E che cosa impariamo tutti noi? Alla necessità di confezionare un prodotto cinematografico il più possibile oggettivo si contrappone in maniera grossolana la strumentalizzazione di un fenomeno che viene privato di ogni disvalore, che anzi viene integrato nel momento in cui si stabilisce con esso un rapporto, qualunque tipo di rapporto di scambio, malgrado la mediazione della razionalità e della burocrazia. Sarebbe opportuna un’autocritica, a prescindere dalla questione delle mazzette: se siano state pagate o meno non è la sola cosa importante, è importante anche tutto il resto, è importante il calo di valore e la leggerezza con cui si agisce. Di Gomorra-la serie sinceramente ne bastava una sola già prima di conoscere questi risvolti. Ma si sa, il business!

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