Il costo di un Presidente emerito

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Il costo di un Presidente emerito

I costi della casta sono sempre troppo alti, i privilegi dei Presidenti e degli ex Presidenti della Repubblica sono eccessivi, perfino se paragonati a quelli di Elisabetta II e della casa reale spagnola. Dipendenti a gogò e benefit, con tutto il rispetto, dovrebbero essere drasticamente ridotti.

Il costo di un Presidente emerito, vale a dire di un ex Presidente della Repubblica, si aggira intorno ai 700 mila euro annui. Così pare. Giorgio Napolitano disporrà, come tutti i predecessori, di uno staff di circa 30 persone che si occuperà di lui a vario titolo, dalla tutela dell’incolumità (scorta e presidio sotto casa) al servizio di segreteria, e poi disporrà di un maggiordomo e di un guardarobiere nella sua abitazione privata. L’ufficio sarà un appartamento di oltre 100 mq a Palazzo Giustiniani, l’ auto blu con autista potrà utilizzarla per sé, per la moglie e per il primo figlio, godrà di benefit riservati anche al Presidente del Consiglio per gli spostamenti in treno (scompartimento privato) e con natanti e aerei (di Stato), inoltre gli spetteranno 180 mila euro all’anno come senatore a vita.

Napolitano ha rinunciato all’assegno di fine mandato e non ha mai percepito il vitalizio, spiegando che quest’ultimo non è compatibile con le cariche di eurodeputato (lo è stato fino al 2004) e di senatore a vita. Nessuno in realtà si aspettava che rinunciasse a qualcuno di questi privilegi, anche se Napolitano è stato il primo Presidente che ha criticato l’eccesso di spese per Presidenti in carica ed ex Presidenti ed è stato il primo ad annunciare tagli drastici per adeguarsi finalmente ai tempi che corrono. Non lo ha fatto durante i nove anni del suo mandato, ma volendo potrebbe decidere adesso di sfoltire un po’ il personale oppure di rinunciare ai collegamenti telematici e satellitari almeno a casa, per esempio quelli con le banche dati e le agenzie di stampa o quelli televisivi con Camera e Senato tenendosi solo quelli dell’ufficio. No?

Non so, ne ho dette due a caso, del resto in passato non ci si interessava troppo di quanto costassero allo Stato Presidenti ed ex Presidenti: col tempo le cose sono profondamente cambiate e ai cittadini è venuta voglia di sapere, di far calcoli e paragoni. Perché i sacrifici toccano tutti a noi e perché la casta annuncia sempre tagli e riduzioni di spesa e alla fine si scopre che i risparmi si riducono a poco o nulla? Perché negli altri paesi si spende molto meno e i dipendenti sono tanti in meno? Non è un tantino esagerato e forzoso considerare un guardarobiere e un “addetto alla persona” servizi indispensabili? La cosa odora più di monarchia che di democrazia. Le stesse considerazioni valgono per un Presidente in carica: il Quirinale costa più di Buckingham Palace dove la regina ha 300 dipendenti in tutto contro i circa 2000 del Colle (più di mille solo per la Presidenza), più dell’Eliseo, più della casa reale spagnola, per non parlare della Germania dove la spesa per la presidenza della Repubblica è minore di un decimo, anche perché il personale dipendente è meno di un tredicesimo di quello del Quirinale. In Inghilterra nel corso degli anni le spese per la regina sono state ridotte di più della metà, mentre al Colle in vent’anni – al netto dell’inflazione – i costi sono aumentati del triplo. C’è qualcosa che non va.

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