La Lega è razzista. E gli altri?

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La Lega è razzista. E gli altri?

Di fronte ai flussi migratori la posizione delle destre è chiara e decisa. Coloro i quali fanno costantemente appello ai criteri di umanità ed etica e si oppongono a parole ai leaders come Le Pen e Salvini finiscono col risolvere una catastrofe umanitaria adottando provvedimenti miopi e crudeli. In Europa una richiesta d’asilo su due viene respinta e la decisione di penalizzare i cosiddetti migranti economici indica il livello d’ipocrisia dei buoni e dei politically correct.

La Lega è razzista. E gli altri? Nel 2011 Carlo Azeglio Ciampi, ex Presidente della Repubblica, raccontò che quando entrammo nell’euro Umberto Bossi ebbe una grossa delusione: era morta una sua grande speranza, per favorire la quale s’era pure accordato con alcuni gruppi di “amici” tedeschi e austriaci perché perorassero la sua causa. La speranza – frutto di una precisa posizione politica – riguardava il divieto di ingresso delle regioni del sud e di alcune del centro Italia nell’euro. Insomma, secondo il senatùr la sola zona degna di entrare nel club dei vincenti era la Padania. Senza cultura, senza intelligenza politica e senza ampie vedute è difficile comprendere e indirizzare la storia, ma alla luce dei fatti bisogna ammettere che sarebbe stato divertente vedere oggi la Padania – tutta sola – schiacciata in una posizione subordinata e da terrona. Bossi avrebbe cominciato a urlare di volersi pulire il lato b con la bandiera UE o forse con quella teutonica. Non è andata così, nel club ci siamo entrati tutti insieme e ora al posto di Bossi c’è Salvini.

La Lega ha solo cambiato bersaglio – gli stranieri e non più i meridionali – ma razzista era e razzista morirà. Che una mano a dare addosso ai poveri immigrati gliela diano quelli di Forza Nuova e quelli di Casa Pound ai leghisti fa piacere, e a dire la verità deve far piacere – tutto sommato – anche al Pd e alla sinistra italiana, che a parole è campionessa di integrità e sembra avere un cuore grande come una capanna, poi nei fatti non muove un dito e lascia fare a loro. Il PD sulla questione migranti è ambiguo perché ha la coscienza sporca almeno quanto la Lega. Sugli immigrati hanno tutti vergognosamente lucrato per anni.

Non parliamo poi dell’Europa unita, che dopo anni di ignavia ha partorito un topolino: 32 mila ingressi. L’Europa tace bellamente di fronte alle tante violazioni della Carta dei diritti dell’uomo, violazioni che alcuni Stati membri vanno perpetrando da tempo. Il governo italiano ora ha concordato con la UE di tenere le persone prigioniere nei CEI anche per due anni, per identificarle e per capire se hanno diritto all’accoglienza. Mica si può trattare gli esseri umani come il latte, che si stabiliscono le quote? Come se la sono gestita, questa tragedia a Bruxelles? “Un tanto a me, un tanto a te” e poi hanno inventato la definizione di migranti economici, ai quali naturalmente non spetta lo stesso trattamento dei rifugiati di guerra. Migranti economici è una qualificazione aberrante, tanto più se la utilizziamo noi italiani che siamo migranti economici da sempre e vista la situazione lo saremo per sempre. Una tale pelosa ipocrisia si potrebbe in parte giustificare se le cifre del flusso migratorio fossero allarmanti, ma non lo sono affatto, siamo ben al di sotto dei numeri che procurerebbero reali disfunzioni, sia in Italia che in tutta l’Europa.

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