Nude alla meta

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Nude alla meta: come tessere di un domino le ragazze più disinvolte e più sprovvedute cadono una a una nella trappola della visibilità immediata. Sono ingenue ma credono di essere furbe, vittime di un misunderstanding si tolgono le mutandine davanti ai passanti in segno di protesta “ci avevano detto…ci avevano promesso”, oppure lo fanno per beneficenza come è successo a Lodi. Si spogliano alla Sapienza, si spogliano per strada nel pieno centro di Roma, si spogliano – le più intraprendenti e agguerrite- nelle camere d’albergo per un piccolo o grande uomo con la rubrica zeppa di nomi interessanti. Lo fanno perché sperano che l’esibizione serva a esaudire un desiderio: una vuole pubblicare un libro, un’altra vorrebbe fare l’attrice, un’altra cerca lavoro, magari c’è chi vuole fare la deputata. Sono ragazze d’antan, in fin dei conti: credono ancora al miracolo del “Piccola, farò di te una stella”.

Melania Dalla Costa- Playboy

Sanno che la bellezza è corredo e aiuto per farsi conoscere, per attirare l’attenzione di qualcuno a cui spiegare chi sono e cosa sanno fare, e non importa se non conoscono altra lingua per comunicare. Melania Dalla Costa, dopo aver posato nuda su Playboy per perorare la causa animalista, ha finalmente trovato la strada per fare l’attrice, l’idea ha funzionato e ogni volta che una ci riesce si preparano in 100, ciascuna come può. Sono cresciute sotto l’aggressione di visioni mediatiche da mille e una notte: le ville coi cancelli e le statue, il luccichìo degli strass e delle paillettes, il fruscìo degli abiti da sera, i balletti delle veline che non sono mai più belle di loro, le veloci carriere di ex soubrettine, i matrimoni da favola. Cercano di entrare sgomitando in quelle città che sembrano immensi ipermercati, mecche, luoghi dove le cose accadono. Sembra finita questa kermesse solo perché non se ne parla sui giornali. In sordina e discretamente va avanti e forse l’aspirante scrittrice che si è spogliata a Roma perché non riesce a trovare un editore il sospetto ce l’ha, poverina, e quando le forze dell’ordine l’hanno fermata può darsi che abbia provato a dire “sono la nipote di Erdogan”.

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