Sapore di sale

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Sapore di sale, si, quello che hai sulla pelle se raggiungi la riva e fai il bagno. Non bisogna dare per scontato che una volta varcata la soglia dello stabilimento sia tanto semplice trovarlo, il mare, o che si abbia poi tutta questa necessità di fare una bella nuotata. Le alternative abbondano. Quest’estate, come non mai, impazza la tendenza dello stabilimento global-service, nel senso che soprattutto al centro-nord in spiaggia ti offrono tutte le possibilità per soddisfare qualunque necessità. Vuoi il fitness ? C’è. Vuoi toglierti di torno i tuoi figli e affidarli a qualcuno mentre fai un massaggio professionale nel settore Spa? C’è la Spa e ci sono gli animatori e c’è il babysitting, rilassati. Vuoi imparare a ballare? Devi solo scegliere il genere. Vuoi mangiare, bere, giocare a ping pong? E’ il minimo, andiamo. Hai tredici anni e ti manca la sala giochi? C’è. Vuoi fare la spesa al supermarket, fare manicure e pedicure, pettinarti per la serata, partecipare a un torneo di burraco, fare ginnastica in piscina col trainer fighissimo, rimbambirti di musica fino al mattino dopo? C’è.

Tutto quello che ti serve e tutto quello che non ti serve loro te lo mettono a disposizione. 24ore su 24 lo stabilimento balneare è la tua città in miniatura, il tuo quartiere, il tuo lunapark, la tua mamma, senza offesa per le mamme. E’ un festival, un divertimento tentacolare, gente a fiumi, battelli, moto d’acqua, non c’è neanche il brivido di litigarsi il noleggio dell’ultima canoa: sono centinaia. Neanche a mettercisi d’impegno si può ascoltare lo sciacquettìo delle onde sul bagnasciuga, ma nemmeno se te ne scappi a gambe levate in cerca di una spiaggia libera. Libera? Un carnaio infernale. L’estate sudata passa con le sue notti lunghe e il chiasso, la festa e gli eccessi, passa come passano i rimpianti, e comunque vada, aspetti di riacchiapparla l’anno prossimo, e che l’inverno ti sia breve.

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