Una sirena d’allarme ricompone la famiglia

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Una sirena d’allarme ricompone la famiglia israeliana. Come? Lo spiega una breve campagna rassicurante promossa dal governo di Israele. Su Rainews24 hanno mostrato uno spot che le televisioni in Israele trasmettono in questi giorni. Vi si vede una famiglia israeliana tipo, madre, padre e due figli adolescenti. I quattro sono in casa, silenziosi, ognuno occupato in qualche attività, ognuno da solo in una stanza diversa. Improvvisamente il suono di una sirena avverte che la città potrebbe essere colpita da un razzo di Hamas, quindi la famigliola si dirige a passi veloci verso il bunker, separato dall’abitazione da una breve scalinata e da una porta.  Li si vede abbracciati uno accanto all’altra in un piccolo vano in cui a un tratto la luce si accende e si spegne a intermittenza. L’allarme è cessato, loro sono felici, sorridono, esultano e si fanno un selfie. Lo spot termina con una scritta a tutto schermo con la quale si ringrazia Hamas per aver contribuito a riavvicinare e a riunire le famiglie israeliane.

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Circolano anche, sui giornali, numerose immagini di belle ragazze in spiaggia o a passeggio sul lungomare armate di fucile. Pare che si tratti di  soldatesse, nonché modelle non professioniste, e il senso di queste foto lo spiega il PR and Media Deputy Director Aviv Sharon: le ragazze servono a mostrare al mondo che “guerra” non significa soltanto militari armati e coprifuoco, ma anche vacanze, sole e belle ragazze. Si cerca di rassicurare i turisti facendo loro comprendere che in Israele la vita continua e si può ancora scegliere quei luoghi come meta per una vacanza sicura.

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