Via col vento

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Via col vento, tutte le passate e recenti dichiarazioni da brivido di Calderoli se le è portate il vento, nessuno se le ricorda, nessuno si impressiona nel Palazzo a concionare con lui come fosse un interlocutore saggio, equilibrato e dotato dell’ autorevolezza tipica dello statista. Anche i giornali e le televisioni hanno seguito con solerzia l’esempio dei politici, adesso ci mostrano un Calderoli completamente trasformato, riportano le sue dichiarazioni e gli domandano pareri. Tuonavano “dimettiti!” e “vergogna!”, ora lo ascoltano rapiti. Si gira e si rigira in tondo sempre con gli stessi attori, una volta gli fanno fare i cattivi, un’altra gli eversivi, poi i moderati, come è tradizione della commedia dell’arte. Calderoli lo ha detto chiaramente: “La politica è teatro, quando si alza il sipario io faccio la mia parte”. Fino a pochi mesi fa l’ha recitata talmente bene, la sua parte, che ci eravamo convinti che si fosse identificato completamente col personaggio, tanto era annegato nel ruolo che non riemergeva più. Rieccolo, invece, rimesso a nuovo. Lindo e pinto, calmo e discreto, una voce di spicco nel panorama istituzionale. Ma è proprio lo stesso che diceva “bingo bongo” agli immigrati e indossava magliette anti-islam?

E’ un po’ che mi sono affezionata agli elenchi, trovo che elencare nero su bianco le cose una dietro l’altra e poi leggerle tutte insieme faccia un bell’effetto, serve. Serve soprattutto a ricordarsi di ricordare, cosa che Henry Miller raccomandava vivamente, e con ragione. E allora qui di seguito faccio un bell’elenco di alcune delle migliori perle che Calderoli il transformer ci ha regalato negli anni, la quintessenza del suo pensiero. Non si sa mai, da un momento all’altro potrebbe ritornare a recitare la parte del leghista vecchia maniera o dello xenofobo, ripassiamo la storia e teniamoci pronti.

“Quando la guardo non posso non pensare a un orango”, si riferiva a Kyenge.

“Kyenge starebbe bene come ministra in Congo”

“Non siamo noi a essere razzisti, è lei che è troppo nera”, sempre riferendosi a Kyenge.

“L’Islam non è una civiltà”

“Non rispondo a quella signora abbronzata”, riferito a Rula Jebreal, giornalista palestinese.

“La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni, qui rischiamo di diventare un popolo di ricchioni”

“Viva la famiglia e abbasso i culattoni”

“Se ancora non si è capito essere culattoni è un peccato capitale”

“Sono felice che abbiamo avuto la meglio su una squadra di negri, immigrati, islamici, comunisti e froci” Finale dei mondiali di calcio 2006, la squadra era la Francia.

“Fuori i turchi dall’Italia, fuori i turchi dall’Europa e per sicurezza fuori i turchi dalla Turchia”

“Napoli merda, Napoli colera, sei la vergogna dell’Italia intera”

“La fogna va bonificata e visto che Napoli è una fogna bisogna eliminare tutti i topi, con qualsiasi strumento, e non fingere di farlo solo perché magari anche i topi votano”

“Noi del nord siamo nordici, quelli del sud sono sudici”

“Siciliani: è giusto lasciarli allo stato brado?”

“Etna e Vesuvio: lava come lava!”

 

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