Instancabile maestra di cerimonie

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Instancabile maestra di cerimonie

Non c’è niente da fare, tutto cambia ma il sabato sera è sempre lo stesso: un tuffo nel passato, la prova settimanale di un capodanno pacchiano, il trionfo dell’intrattenimento e dell’ammaliamento con gli strass e le paillettes, un gigantesco pacco dono infiocchettato di luce e di musiche

Instancabile maestra di cerimonie, confezionata con materiali di prim’ordine che non si deteriorano mai, Milly Carlucci resiste a tutto, attraversa indenne i mutamenti e le trasformazioni. Come Las Vegas. Sorregge tutto lo spettacolo con le sue leggi, lo studia al millimetro, lo protegge da anni e anni: la signora è così uguale a se stessa, così disarmante che uno da casa la guarda e si impressiona. Qui non si tratta di chirurghi plastici, non si tratta di busti e di parrucche, la Carlucci è proprio eterna di suo, senza nessun mistero. Come Las Vegas.

Lei è italianissima, ma da ragazza deve aver ricevuto una folgorazione negli States, deve aver capito che la sua vocazione era quella di adottare uno stile da festa e di farci l’America dal piccolo schermo, coi suoi spettacoli che non ti fanno pensare a niente, che ti stordiscono, e lei che li conduce per ore e ore senza un capello fuori posto, buona, gentile, indefessa: la provvidenza del sabato sera. Se non ci fosse crollerebbe tutto l’apparato convenzionale e sussiegoso da teatro di crociera, da salone delle feste al Cesar’s Palace. Senza Milly Carlucci nessuno ci crederebbe.

Perché è proprio difficile credere a questa cosa del sabato sera: è così da sempre, un tuffo nel passato, la prova settimanale di un capodanno pacchiano, il trionfo dell’intrattenimento e dell’ammaliamento con gli strass e le paillettes, è un gigantesco pacco dono infiocchettato di luce e di musiche. Come Las Vegas. Chi altri potrebbe garantirlo un sabato così, un sabato Rai doc, se non lei. Fa il miracolo, dà linfa agli appartamenti, rassicura e consola. Quanti aggettivi sto usando. So bene che la magia della scrittura viene dal togliere, dall’asciuttezza, ma non resisto. Soprattutto se si tratta della Carlucci non resisto.

Ho guardato Ballando con le stelle per oltre un’ora e mi sono domandata ma se si guastassero le televisioni sul più bello del ballo gli habitués si sentirebbero un po’ orfani come i giocatori se gli togliessero la loro Las Vegas? E’ possibile, si, non ci credo che nessuno si dispiacerebbe, non ci credo che si tirerebbe un sospiro di sollievo. Si dice, per fare bella figura, ah no io non guardo mai quelle cose. Poi si guardano, prima o poi. Capita sempre la serata da capitolazione. Lo spettacolo è messo in piedi con l’astuta economia domestica che non traballa mai, fatta di cose semplici, di sentimenti chiari. Milly Carlucci fa scacco matto nei cuori casalinghi perché non prende in giro nessuno, non ha dubbi, è veramente convinta come un celebrante in chiesa, contenta come solo gli americani sanno essere contenti.

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