OGM, quasi una buona notizia dalla UE

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OGM, quasi una buona notizia dalla UE

Non è del tutto soddisfacente la nuova legge europea sulle coltivazioni OGM, legge che non entrerà in vigore prima della fine dell’anno. In Italia intanto urge un decreto per bloccare le coltivazioni di mais OGM prima di marzo. Il governo lo farà?

OGM, quasi una buona notizia dalla UE : è stata approvata una legge che sancisce per tutti gli Stati membri il diritto di vietare l’utilizzo degli OGM, divieto che potrà essere- a discrezione dei singoli governi – parziale o esteso a tutto il territorio nazionale. Secondo il sito di Green Peace la legge è ancora incompleta e non del tutto rassicurante soprattutto per quel che riguarda l’unico OGM che è arrivato in Europa, il mais MON810,  e che è stato già coltivato in Italia nella provincia di Pordenone. La legge appena approvata trascura per il momento di regolamentare con chiarezza il divieto di utilizzo del MON810.

In questo momento quel mais transgenico non si può coltivare in seguito a una sentenza del Tar della regione Lazio, ma si tratta di un provvedimento temporaneo che scadrà il 10 febbraio, quindi tutte le associazioni e i gruppi che si sono battuti perché le coltivazioni di MON810 venissero bloccate non vedono l’ora che al più presto il provvedimento diventi una legge che fughi tutti i dubbi nel merito. Nella lotta al mais OGM figurano in ordine alfabetico  l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica (AIAB), l’Associazione Nazionale Città del Vino, l’Associazione Sementieri Mediterranei, il Codacons, Coldiretti, la Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica Federbio, la Fondazione UniVerde, Green Peace, Legambiente e Slowfood.

Federica Ferrario di Green Peace, che si occupa di tutti i problemi connessi all’agricoltura sostenibile, afferma in un comunicato stampa comparso sul sito: “Questa legge dovrebbe garantire ai Paesi membri le basi legali per vietare la coltivazione di OGM nel proprio territorio, ma contiene lacune preoccupanti. Concede alle aziende biotech la possibilità di negoziare direttamente con i governi e non permette ai Paesi di utilizzare motivazioni di carattere ambientale per giustificare i bandi nazionali”. Non è un particolare trascurabile. C’è un’altra considerazione importante da fare: prima che questa nuova direttiva europea entri in vigore ci vorranno molti mesi, si potrebbe dover attendere fino alla fine dell’anno ma le semine di mais avranno inizio nel prossimo mese di marzo, quindi il tempo stringe. Le Regioni hanno chiesto al governo un tempestivo intervento per impedire che abbia inizio la coltivazione del mais Ogm. Il governo italiano potrebbe imitare la Francia, che con un decreto ministeriale ha bloccato subito le coltivazioni di mais transgenico. Speriamo bene, non nego di avere qualche dubbio dato che il nostro governo si serve spesso di decreti per velocizzare, è vero, ma non per le giuste cause.

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