Flexisexual

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La disponibilità ai rapporti omo ed eterosessuali è ormai così radicata che anche la pubblicità ne prende atto e da un po’ ci rimanda spot e immagini di sofisticate ragazze che si sfiorano, che ammiccano, che si provocano a vicenda. Non è più semplicemente la rappresentazione patinata di un sogno erotico maschile

Flexisexual, whatever, bi-cool, lesbo-light, generazione-B: sono definizioni del comportamento bisessuale, che tra i ragazzi si sta diffondendo velocemente e a cui L’Espresso ha dedicato un servizio interessante. Le donne sono da sempre più disponibili a riconoscere pulsioni sessuali verso persone dello stesso sesso, per i maschi eterosessuali è un po’ più complicato dal punto di vista psicologico. In tutti e due i casi oggi chi riconosce quelle pulsioni non le reprime più, le sperimenta. Le somiglianze tra i due sessi sono sempre maggiori: la cura del corpo, la depilazione e l’uso di cosmetici sono diffusi tra gli uomini mentre l’aggressività, la sportività, la competitività e la forza fisica sono diffuse tra le donne. Secondo il professor Veronesi, in un futuro non lontano tutti saremo bisessuali e ameremo indifferentemente chiunque.

La disponibilità ai rapporti omo ed eterosessuali è ormai così radicata che anche la pubblicità ne prende atto e da un pò ci rimanda spot e immagini di sofisticate ragazze che si sfiorano, che ammiccano, che si provocano a vicenda. Non è più semplicemente la rappresentazione patinata di un sogno erotico maschile (due donne tutte per me), non si tratta più di far mostra del corpo femminile in funzione del desiderio maschile: ora due ragazze che si baciano sono semplicemente lo specchio di un atteggiamento nei confronti della sessualità molto libero, che mal sopporta etichette e schematizzazioni. Non ci sono più divieti, quello che le nuove generazioni (ma anche gli adulti) cercano è la soddisfazione pura. Hanno imparato molto presto che sull’amore romantico non si può fare affidamento per essere felici, sanno che niente dura per sempre e guardando all’orizzonte non vedono ciò che dovrebbero: il futuro. Dunque si concentrano su se stessi, pensano a ciò di cui hanno realmente bisogno in un determinato periodo della loro vita. Se cercano identificazione, tenerezza, calore, intimità, per il tempo di una stagione o per qualche anno si gettano tra le braccia di una persona dello stesso sesso, il che non li limita affatto: possono intrattenere più relazioni contemporaneamente, omosessuali o no.

La tendenza a cancellare la parola “riserbo” o la parola “intimità” sia dal vocabolario che dalla sfera delle esigenze personali femminili oggi è molto accentuata. Una ragazza di sedici anni che intrattiene una relazione sentimentale con una coetanea o una donna matura che dall’ex marito passa alla storia d’amore con un’amica non si nascondono, si raccontano. Sono sincere, si dichiarano apertamente perché non hanno né inibizioni né sensi di colpa. L’inibizione è simile alla repressione, e la repressione frustra. Nessuno vuole avere più frustrazioni con cui fare i conti. Si è “sani” e si è “risolti” se si riesce a viversi tutte le esperienze alla luce del sole.

Gustavo Charmet, psichiatra autore per Rizzoli di Narciso innamorato. La fine dell’amore romantico nelle relazioni tra adolescenti, sostiene che vi sia una forte correlazione tra il narcisismo e la bisessualità. E’ anche vero, d’altra parte, che la pretesa di soddisfare i propri desideri è indicativo di un vuoto e di una mancanza. E il vuoto non si riempie mai, più cerchiamo di riempirlo e più ancora rimane vuoto. Freud parlava del “piacere narcotico” come di qualcosa che potesse supplire al malessere di vivere, al disagio. La sensibilità che passa prevalentemente attraverso il corpo induce a credere che la totale libertà sessuale sia un mezzo per raggiungere il benessere, la felicità, la conoscenza di sé. Comunque la si pensi, bisogna “sottrarre la sessualità a quella genericità in cui si celebra il piacere* e intanto si mette in un angolo l’individuo proprio nel momento stesso in cui si è convinti di celebrarne la centralità assoluta.

* Umberto Galimberti – L’ospite inquietante – Feltrinelli.

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2 commenti su “Flexisexual

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